Antirabbica : decaduto l’obbligo in Italia. La Profilassi resta consigliata
Ancora in molti pensano che sia obbligatorio vaccinare il proprio cane. In verità l’obbligo del vaccino antirabbica è decaduto dal 2013 quando il Ministero della Salute ha inoltrato una nota all’ANMVI (leggi il documento), dopo il conseguimento per lo stato italiano dello status di Paese indenne da rabbia, visto che l’ultimo caso accertato risale al 14 febbraio del 2011 individuato in una volpe in Provincia di Belluno.
“La riconquista dello status di indennità è un successo della prevenzione veterinaria del nostro Paese- dichiara Marco Melosi, Presidente ANMVI. “E’ un traguardo raggiunto grazie ad un esteso piano di vaccinazione orale antirabbico nelle volpi e di profilassi negli animali domestici, eseguite dai medici veterinari pubblici e privati”.
Facendo un passo indietro ricordiamo a tutti come dall’ottobre del 2008 alcuni territori del Nord Est italiano furono interessati da una epidemia di rabbia silvestre che ha colpì in particolare le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e parzialmente le PP.AA. di Trento e di Bolzano.
Al fine di attuare misure di lotta alla malattia furono adottate due Ordinanze ministeriali, rispettivamente del 26 novembre 2009 e del 10 febbraio 2102 finalizzate alla prevenzione della diffusione e alla eradicazione della rabbia nei territori interessati.
Il presidente Melosi, proprio sulla prevenzione continua dicendo che “non è mai troppa, e trattandosi di una zoonosi letale, in considerazione del rischio non ancora scongiurato oltre il confine nazionale del Nord Est, suggeriamo di cautelare i cani, i gatti e i furetti che per motivi di viaggio o cause diverse fossero diretti nelle Regioni ex-zone a rischio”.
L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ricorda inoltre che la profilassi antirabbica è obbligatoria per tutti i cani, gatti e furetti diretti all’estero con il pet passport, come da regolamento comunitario.