Filaria: cos’è e come riconoscerla


Le pulci e le zecche non sono gli unici parassiti che possono attaccare il nostro cane. Esistono numerose specie che possono insidiarsi nell’organismo del nostro amico a quattro zampe, provocando diverse malattie, alcune delle quali potrebbero essere letali. Oltre alla leishmaniosi, una delle patologie più note e famose, troviamo anche altre malattie come la filaria, che se non curata può condurre il cane alla morte.

Per questo motivo è importante conoscere il più possibile sulla filaria, dai modi in cui si trasmette fino ai sintomi che possono aiutarci a riconoscerla. Continuate a leggere se volete conoscere maggiori dettagli su questa patologia.

La trasmissione

Si definisce filariosi la condizione in cui il cane sia stato infettato da uno specifico parassita, noto come Dirofilaria immitis. La particolarità di questa specie è nella possibilità di svilupparsi completamente sia all’interno del cane, che è il suo ospite finale, sia all’interno della zanzara, che può essere un vettore intermedio.

Ecco perché è fondamentale che il nostro giardino non sia un habitat fertile per la proliferazione delle zanzare: se sono infette potrebbero a loro volta infettare il nostro cane con le loro punture. Il caldo e l’umidità sono due fattori chiave per la vita delle zanzare, per cui è meglio evitare che l’acqua possa ristagnare nel nostro giardino, soprattutto in estate.

I sintomi

I sintomi possono essere numerosi, e di solito sono caratterizzati da un progressivo peggioramento. Segni di difficoltà a respirare possono essere ricollegati alla filaria. Se il cane respira a fatica o ha molta tosse potrebbe trattarsi proprio di questa patologia.

Lo stesso vale in caso di affaticamento. Se il nostro animale domestico si stanca più del solito o se assistiamo a una eccessiva spossatezza è importante consultare subito il veterinario. La troppa fatica potrebbe implicare che la filaria sta iniziando ad attaccare il cuore, mettendo a rischio la vita del cane.

Cosa fa la filaria

Il parassita ha lo scopo di arrivare all’interno dell’organismo del cane in forma di larva. Le larve iniziano a nutrirsi di sangue, e tendono a vivere proprio all’interno del sistema cardiocircolatorio. Inizialmente sono minuscole (passano attraverso il morso della zanzara), ma nel corso dei mesi le loro dimensioni aumentano fino a 20 o 30 cm.

All’interno del sistema cardiocircolatorio il parassita si muove in direzione del cuore e dei polmoni, portando a una progressiva debilitazione. Una volta arrivato al cuore potrebbe risultare fatale per il cane.

Il percorso della filaria dal morso iniziale fino al raggiungimento del cuore e dei polmoni può durare per circa 5 o 6 mesi.

Affidarsi al veterinario

Se sospettiamo che il cane abbia contratto la filaria dobbiamo avvisare immediatamente il veterinario. Il tempo può fare la differenza per riuscire a salvare il proprio animale domestico. Sarà il veterinario stesso a verificare, con degli appositi test, se il cane ha effettivamente la filaria o se presenta altre patologie. In caso affermativo le ipotesi per procedere con la cura della filariosi sono essenzialmente due.

La prima è quella di utilizzare dei prodotti specifici, realizzati appositamente per eliminare il parassita dall’interno dell’organismo del nostro amico a quattro zampe. Prima di somministrare qualsiasi prodotto farmaceutico è fondamentale attendere l’opinione e il responso del veterinario.

La seconda ipotesi è più complessa, e prevede un intervento chirurgico atto a rimuovere i vermi ormai cresciuti. Questa opzione si adotta quando la malattia è in stato avanzato.

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