Viaggiare in treno col cane è diventato sempre più semplice. Regole e procedure da rispettare per un viaggio sicuro e sereno.
Viaggiare col proprio cane è diventata un’abitudine buona e salutare, in primis per noi e per i nostri cani, ma anche per tutto ciò che possiamo fare durante gli spostamenti con il nostro amico peloso.
Viaggiare in treno col cane è forse una delle soluzioni migliori, soprattutto se si vive in Italia. Noi viaggiamo più rilassati e il nostro cane non è costretto a passare ore nel trasportino o nel portabagagli della macchina.
In questi ultimi anni la stagione estiva ha visto le stazioni ferroviarie italiane prese d’assalto dai vacanzieri pelosi grazie alle tante offerte e promozioni destinate ai loro padroni. I numeri parlano chiaro: sono stati 35.000 i biglietti a 5 € venduti da Trenitalia tra giugno e il 31 agosto 2016, con una punta nello stesso agosto di 16 mila passeggeri pelosi.
Approfittiamo quindi di un settembre e un ottobre che da anni sono molto generosi in fatto di clima caldo e assolato, per spostarsi anche nel solo fine settimana e per conoscere meglio le regole e le spese cui si va incontro per viaggiare in treno col cane.
A partire dal 20 luglio 2012, data in cui è stato firmato un accordo tra l’allora amministratore delegato di Trenitalia Marco Moretti e la Presidentessa della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente Michela Vittoria Brambilla, sui treni della compagnia nazionale- comprese le Frecce- sono accettati cani di piccola e grossa taglia, oltre a gatti e conigli nani.
Ecco gli accorgimenti che i bipedi proprietari devono rispettare per non incorrere in sanzioni: i cani di piccola taglia, che possono cioè entrare agevolmente in un trasportino 70x30x50, viaggiano gratis. E’ consentito un solo contenitore per ciascun viaggiatore, che può essere tenuto vicino a sé oppure posizionato nelle bagagliere.
I cani di grossa taglia, invece, possono viaggiare in treno acquistando un biglietto di seconda classe o di livello standard al prezzo previsto per il treno utilizzato, ridotto del 50%, presso qualsiasi biglietteria o agenzia di viaggio abilitata. In caso di viaggio di lunga tratta, sarà necessario prenotare un’intera cuccetta o scompartimento.
Ma gli obblighi non finiscono qui: è imprescindibile avere con sé guinzaglio, museruola, libretto sanitario con tutte le vaccinazioni in regola e certificato di iscrizione all’anagrafe canina. Salvo diversa disposizione regionale, inoltre, un cane di qualsiasi taglia non può viaggiare sui treni regionali dalle 7 alle 9 del mattino dei giorni feriali dal lunedì al venerdì. I cani guida per ciechi viaggiano sempre gratis ed è consentito loro l’accesso alle aree ristorazione/bar, precluse agli altri colleghi quadrupedi.
Tuttavia, l’Italia su rotaia non è solo Trenitalia: anche sui treni Italo è possibile salire con un cane di piccola taglia, gatto e altri animali da compagnia, a patto che venga utilizzato l’apposito trasportino 70x30x50. Per quanto riguarda gli animali domestici il cui peso supera i 10 kg occorre sostenere un costo di 50 € e prenotare fino a 2 ore prima del viaggio (meglio, tuttavia, muoversi con anticipo dato che a chi si sposta con animali sono riservati alcuni posti), esclusivamente in abbinamento ad alcune offerte specifiche.
Per fornire un’informazione adeguata e garantire un’accurata preparazione, l’azienda ha proposto il Decalogo del buon proprietario, affiancato da una mappa di veterinari vicini alle stazioni di Italo.
In ogni caso e su tutti i convogli, sarà fondamentale poter garantire per il proprio compagno animale un comportamento che non danneggi in alcun modo il treno (eventuali danni saranno addebitati al viaggiatore) e agli altri passeggeri, pena lo spostamento in un altro scompartimento o, addirittura, l’obbligo di scendere dal treno alla prima fermata.
D’altra parte, è bene evitare ai nostri amici pelosi situazioni che, conoscendone bene indole e inclinazioni, potrebbero risultare oppressive o troppo stressanti. Alcuni fra loro potrebbero soffrire in treni troppo affollati o vedendosi relegati nelle bagagliere. Tenendo sempre conto del fatto che, se da un lato i nostri animali (Fido in primis, ma non solo) sono disposti ad adattarsi a situazioni costrittive e diverse dal solito pur di poterci accompagnare, noi proprietari attenti, premurosi e grati di tanta buona volontà siamo consapevoli che possedere un animale domestico implica anche doveri e compromessi. Sempre e comunque ripagati da un’inesauribile (e impagabile) dose di affetto.